Tempestività del licenziamento e pendenza di procedimento penale

Con sentenza del 6 dicembre 2005 n. 26670, la Suprema Corte ha ribadito il proprio consolidato orientamento in tema di violazione del principio di tempestività del licenziamento.
La pronuncia ha riguardo alle fattispecie in cui il datore di lavoro contesti l’addebito disciplinare ed irroghi la conseguente sanzione espulsiva solo a distanza di molto tempo dal momento in cui è venuto a conoscenza, attraverso la richiesta di rinvio a giudizio, della pendenza di un procedimento penale a carico del dipendente, confermando che la tempestività del licenziamento va valutata con riferimento al momento della conoscenza dei fatti contestati.
Detto principio è applicabile anche in caso di procedimento penale a carico del dipendente di cui il datore di lavoro sia venuto a conoscenza in un secondo momento.