Archivi categoria: Giurisprudenza

Decade il diritto alla NASpI se non si comunica all’INPS lo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma sia pregressa che successiva al godimento del trattamento di disoccupazione

Con ordinanza n. 11543 del 30 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che la decadenza dalla NASpI ex art. 11, co. 1, lett. c), D. Lgs. n. 22/2015 si verifica, non solo, nel caso di mancata comunicazione dell’inizio di attività autonoma successiva al periodo di percezione della suddetta indennità, ma anche nel caso … Continua la lettura di Decade il diritto alla NASpI se non si comunica all’INPS lo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma sia pregressa che successiva al godimento del trattamento di disoccupazione

Gli accordi di prossimità sottoscritti dalla società cedente prima del trasferimento d’azienda sono validi anche per il cessionario

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 10213 del 16 aprile 2024, ha statuito che, gli accordi di prossimità, sindacali e/o individuali, sottoscritti, in deroga alle norme di legge, prima di un contratto d’affitto di un ramo d’azienda sono validi e possono essere fatti valere anche dal cessionario, poiché, in virtù del trasferimento di azienda … Continua la lettura di Gli accordi di prossimità sottoscritti dalla società cedente prima del trasferimento d’azienda sono validi anche per il cessionario

Diritto al versamento dei contributi omessi

Con ordinanza n. 11730 del 2 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che il lavoratore ha il diritto di agire nei confronti del datore di lavoro per l’accertamento dell’omissione contributiva prima ancora del maturare di qualsiasi danno previdenziale. Nel caso di specie, il datore di lavoro aveva versato i contributi previdenziali del lavoratore … Continua la lettura di Diritto al versamento dei contributi omessi

È antisindacale il trasferimento collettivo dei dipendenti presso altra unità produttiva senza che sia stata esperita l’informazione e consultazione di cui alla Legge n. 223/1991

Il Tribunale di Catania con sentenza n. 9618 del 10 aprile 2024, ha dichiarato antisindacale la condotta tenuta dal datore di lavoro nei riguardi della organizzazione sindacale che, in occasione della chiusura dell’unità produttiva di Catania, aveva omesso di attivare le procedure di informazione e consultazione preventiva di cui alla Legge n. 223/1991. Nel caso … Continua la lettura di È antisindacale il trasferimento collettivo dei dipendenti presso altra unità produttiva senza che sia stata esperita l’informazione e consultazione di cui alla Legge n. 223/1991

L’indennità sostitutiva di mensa non rientra nella retribuzione base per il calcolo del TFR

Con sentenza n. 7181 del 18 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità sostitutiva di mensa, non avendo natura retributiva, non è computabile nella base di calcolo del TFR, a meno che a prevederlo non sia la contrattazione collettiva di riferimento. In particolare, la Suprema Corte, ha ribadito che il valore del … Continua la lettura di L’indennità sostitutiva di mensa non rientra nella retribuzione base per il calcolo del TFR

Applicazione del medesimo ccnl anche per i neo assunti in azienda

Con ordinanza n. 7203 del 18 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha affermato che la reiterata e costante applicazione di fatto del CCNL all’interno di una medesima impresa, configura un comportamento concludente con valore negoziale, con insorgenza a carico del datore di lavoro di rispettare il medesimo CCNL nei confronti dei nuovi assunti i … Continua la lettura di Applicazione del medesimo ccnl anche per i neo assunti in azienda

Nelle controversie di lavoro è ammissibile utilizzare le registrazioni dei colloqui intercorsi tra lavoratore e datore di lavoro, eseguite all’insaputa di quest’ultimo

Il Tribunale di Cagliari, con sentenza n. 937 del 29 gennaio 2024, ha affermato l’illegittimità del licenziamento per giusta causa irrogato al lavoratore, fondando la propria decisione sulle registrazioni di conversazioni intercorse tra datore di lavoro e lavoratore, allegate in giudizio da quest’ultimo. Nel caso di specie, il lavoratore ricorrente, che era stato licenziato per … Continua la lettura di Nelle controversie di lavoro è ammissibile utilizzare le registrazioni dei colloqui intercorsi tra lavoratore e datore di lavoro, eseguite all’insaputa di quest’ultimo

Cambio appalto: il lavoratore “part-time” non ha diritto al mantenimento della precedente collocazione oraria

Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 1452 del 6 febbraio 2024, ha affermato che, in materia di cambio appalto con applicazione della clausola sociale e tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti nel passaggio, deve ritenersi legittima l’unilaterale modifica datoriale della fascia di orario di lavoro “part time” di un lavoratore, dettata dalle “mutate esigenze … Continua la lettura di Cambio appalto: il lavoratore “part-time” non ha diritto al mantenimento della precedente collocazione oraria

Le condotte penalmente rilevanti realizzate prima dell’instaurazione del rapporto di lavoro, costituiscono giusta causa di licenziamento, solo se incompatibili con il vincolo fiduciario

Con sentenza n. 4458 del 20 febbraio 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che le condotte penalmente rilevanti possono costituire giusta causa di licenziamento, sebbene realizzate prima dell’instaurazione del rapporto di lavoro, solo se incompatibili con il vincolo fiduciario. Nel caso di specie, i giudici di merito hanno ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta … Continua la lettura di Le condotte penalmente rilevanti realizzate prima dell’instaurazione del rapporto di lavoro, costituiscono giusta causa di licenziamento, solo se incompatibili con il vincolo fiduciario

In caso di illegittimità o insussistenza di un addebito disciplinare il datore di lavoro non può avvalersi della relativa contestazione

Con ordinanza n. 5485 del 1 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha chiarito che, in tema di licenziamento disciplinare, la violazione del termine previsto dalla contrattazione collettiva, secondo cui come nel caso di specie, se il provvedimento disciplinare non viene emanato nei dieci giorni lavorativi successivi al quinto giorno dal ricevimento della contestazione, le … Continua la lettura di In caso di illegittimità o insussistenza di un addebito disciplinare il datore di lavoro non può avvalersi della relativa contestazione