SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO SPERIMENTALE PER IL CONTRASTO AL FENOMENO DEL CAPORALATO, ALL’INTERMEDIAZIONE ILLECITA E ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE DEL FOOD DELIVERY

In data 24 marzo 2021, Assodelivery (in proprio ed in rappresentanza delle società Uber Italy, Glovo, Deliveroo e Social Food, salvo ulteriori adesioni) e CGIL, CISL, UIL hanno sottoscritto, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, un Protocollo Quadro sperimentale, della durata di un anno. Altri due Protocolli di tenore quasi identico a quello in esame erano già stati sottoscritti, sempre da Assodelivery con UGL e con CGIL, CISL e UIL, il 6 novembre 2020 dinanzi al Prefetto di Milano, all’indomani del decreto emesso dal Tribunale di Milano, Sezione autonoma misure di prevenzione, in data 28 maggio 2020 che aveva disposto la misura preventiva dell’amministrazione giudiziaria ex art. 34, D.Lgs.159/2011 nei confronti di una società operante nel settore delle consegne a domicilio, dopo aver accertato che questa reclutava i lavoratori soprattutto tra i migranti come “riders”, sottoponendoli a sfruttamento e approfittando delle condizioni di bisogno e di fragilità sociale degli stessi.
Nel provvedimento del Giudice milanese, che ha ritenuto integrato il reato di cui all’art. 603 bis c.p.c. (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), si legge che l’amministrazione giudiziaria così disposta era anche finalizzata, proprio nell’ambito della gestione dei ciclofattorini, a verificare l’esistenza e l’idoneità del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 per prevenire fattispecie ricollegabili all’art. 603 bis c.p..
Anche il Protocollo in esame, al pari di quelli che lo hanno preceduto, ha l’obiettivo di contrastare l’intermediazione illecita di manodopera ed il fenomeno del caporalato, nonché, più in generale, ogni forma di sfruttamento lavorativo nel complesso ed emergente settore del Food Delivery.
Anch’esso, all’art. 2, stabilisce che le società aderenti ad Assodelivery si impegnano, entro sei mesi decorrenti dal 24 marzo 2021, ad adottare Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 nonché un Codice Etico, che verrà condiviso con le Parti sindacali firmatarie. A tal fine, il Modello dovrà garantire la prevenzione e la rilevazione delle condotte devianti e delle disfunzioni di illegalità ricollegabili alle fattispecie di reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cui all’art. 603 bis c.p., e contenere, altresì, uno specifico apparato sanzionatorio.
Inoltre, le Parti firmatarie designeranno un proprio rappresentante nell’ambito dei componenti dell’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi dell’art. 6, D.Lgs. n. 231/2001 che, peraltro, comporranno anche l’Organismo di Garanzia.
In particolare, è previsto che quest’ultimo sia titolare dei seguenti compiti: i) vigilare sulle dinamiche lavorative dei c.d. riders; ii) ricevere le segnalazioni delle OO.SS. firmatarie in ordine al ricorso a forme illecite di intermediazione di manodopera, sfruttamento e caporalato; iii) presentare al Tavolo di Governance e Monitoraggio, appositamente istituito per monitorare i risultati attesi e conseguiti, le risultanze delle attività svolte; iv) ricevere segnalazioni in merito a condotte anomale o illegali da parte delle società aderenti ad Assodelivery o delle OO.SS. firmatarie.
Infine, con la sottoscrizione del Protocollo, le Parti firmatarie si sono impegnate a non ricorrere a società terze di intermediazione fino alla costituzione di un apposito albo nazionale di società autorizzate ad operare per conto delle piattaforme.

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