Il Tar fissa i limiti alla tutela del “whistleblower”

Pubblicato su Guida al Diritto de “Il Sole 24Ore” n. 12 del 1 aprile 2023, a cura dell’Avv. Cristina Petrucci, il commento alla sentenza emessa dal Tar Lazio n. 236 del 7 gennaio 2023 in materia di “whistleblowing” nel pubblico impiego, in cui viene affermato che la tutela del “whistleblower” non può essere riconosciuta se la segnalazione è effettuata per meri interessi personali dell’autore (es. lamentele di carattere personale ovvero rivendicazioni o richieste che attengono alla disciplina del rapporto di lavoro o ai rapporti con superiori gerarchici o colleghi), salvo che  l’interesse all’integrità della PA coincida o si accompagni con l’interesse privato del segnalante.

Mentre il commento alla decisione del Tar era in fase di ultimazione, è sopraggiunto, in attuazione della Direttiva europea 2019/1937, il D.Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 che ha raccolto in un unico testo normativo, valido sia per il settore pubblico, sia per quello privato, la disciplina relativa alla tutela del “whistleblower” (v. news del 21 marzo 2023). Nell’articolo, quindi, non poteva non essere dedicato un apposito spazio sulle principali novità introdotte dalla suddetta normativa che mira ad incentivare ancora di più le segnalazioni di illeciti da parte del “whistleblower” .

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