Versamento contributi: irrilevanza della conoscenza dei nominativi dei lavoratori

Con la sentenza n. 17335 del 13 luglio 2017, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui il datore di lavoro non può sottrarsi al versamento dei contributivi adducendo di non conoscere il nominativo dei lavoratori che ha utilizzato. Risulta, infatti, sufficiente individuare il numero dei lavoratori impiegati e la base imponibile dei contributi per il periodo di utilizzazione.
La Suprema Corte ha evidenziato, infatti, come la suddetta specifica indicazione sia del tutto irrilevante ai fini della correttezza dei calcoli elaborati dall’INPS che, invece, sono effettuati sulla base dei predetti elementi.