Vaccinazione nei luoghi di lavoro e trattamento dei dati personali

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, con provvedimento n. 198 del 13 maggio 2021, ha approvato un documento di indirizzo denominato “Vaccinazione nei luoghi di lavoro: indicazioni generali per il trattamento dei dati personali”, che contiene le indicazioni necessarie per favorire la più ampia comprensione riguardo alle norme, garanzie e diritti che devono essere rispettati relativamente al trattamento dei dati dei soggetti interessati e che devono essere attuati nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati (Regolamento UE) 679/2016 e Codice in materia di protezione dei dati personali), delle norme emanate nel contesto dell’emergenza epidemiologica in corso, nonché delle disposizioni nazionali più specifiche.
Per quanto concerne l’informazione relativa all’adesione volontaria da parte del lavoratore, il Garante ha precisato che la stessa deve essere trattata solo dal professionista sanitario opportunamente individuato ed ai fini dell’individuazione del numero delle dosi e della tipologia di vaccino, il datore di lavoro, all’atto della presentazione del piano vaccinale aziendale all’ASL territorialmente competente, dovrà limitarsi, sulla base delle indicazioni fornite dal professionista sanitario, ad indicare esclusivamente il numero complessivo dei vaccini necessari per la realizzazione dell’iniziativa.
La somministrazione del vaccino, deve essere effettuata all’interno dei locali, individuati dal datore di lavoratore nel rispetto dei requisiti richiesti e con la supervisione dell’autorità sanitaria competente.