Legittimità del licenziamento collettivo circoscritto ad una sola unità produttiva

Con sentenza n. 4004 del 29 ottobre 2018, la Corte di Appello di Roma ha confermato, in tema di licenziamento collettivo, il principio secondo il quale è del tutto legittima la scelta dell’imprenditore di limitare la platea di lavoratori licenziandi ad un’unica unità produttiva, nel caso in cui sussistano oggettive esigenze tecnico-produttive coerenti con quanto indicato nell’iniziale comunicazione ex art. 4, terzo comma, della Legge n. 223/1991, così da permettere un effettivo controllo all’interlocutore sindacale.
Nel caso di specie, i Giudici del Collegio hanno rigettato il reclamo proposto dai lavoratori, ritenendo legittimo l’operato dell’azienda che aveva circoscritto il progetto di ristrutturazione e di ridimensionamento aziendale alla specifica unità produttiva giustificando tale scelta analiticamente in quanto il trasferimento o un’assegnazione degli stessi ad altre unità produttive impegnate in altre commesse rappresentassero modifiche complesse ed operose che avrebbero aggravato la già instabile situazione economica dell’azienda.