Illegittimo il licenziamento del dipendente in malattia che collabora all’attività commerciale della moglie

Con sentenza n. 11702 del 17 giugno 2020, la Corte di Cassazione ha ribadito l’orientamento secondo cui la condotta del lavoratore, assente per malattia, che presti attività esterna, a titolo oneroso o gratuito, ha rilievo disciplinare tanto nell’ipotesi di simulazione della malattia, quanto nel caso in cui il comportamento imprudente del dipendente, valutato ex ante, pregiudichi o metta anche solo in pericolo la ripresa dell’attività lavorativa.
Nel caso di specie, tuttavia, la Suprema Corte ha statuito l’illegittimità del licenziamento per giusta causa, ritenendo che lo stato di malattia del dipendente non fosse simulato e che la condotta da questi tenuta – consistita nel collaborare all’attività commerciale intestata alla moglie – non fosse illecita, in quando non idonea a pregiudicarne il rientro al lavoro.