Archivi categoria: Giurisprudenza

In caso di ordine giudiziale di ripristino del rapporto di lavoro, il dipendente deve essere riassegnato allo svolgimento delle mansioni originarie anche se nel frattempo era stato sostituito da un altro lavoratore

Con sentenza n. 11564 del 3 maggio 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’ordine giudiziale di ripristino del rapporto di lavoro – nel caso di specie disposto a seguito della declaratoria di nullità del contratto di fornitura di lavoro temporaneo – determina la riammissione in servizio del dipendente nel posto precedentemente occupato e … Continua la lettura di In caso di ordine giudiziale di ripristino del rapporto di lavoro, il dipendente deve essere riassegnato allo svolgimento delle mansioni originarie anche se nel frattempo era stato sostituito da un altro lavoratore

Le società cooperative sono obbligate ad applicare ai soci lavoratori trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi

Con sentenza del 4 aprile 2023, il Tribunale di Bologna ha statuito che, ai sensi dell’art. 7 co. 4 del D.L. n. 248/2007, in presenza di una pluralità di contratti collettivi della medesima categoria, le società cooperative che svolgono attività rientranti nell’ambito di applicazione di quei contratti, devono applicare ai soci lavoratori i trattamenti economici … Continua la lettura di Le società cooperative sono obbligate ad applicare ai soci lavoratori trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi

Rifiuto di prestare lavoro straordinario e legittimità del licenziamento

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 10623 del 20 aprile 2023, ha dichiarato legittimo il licenziamento per giustificato motivo soggettivo, intimato al lavoratore che si era  sistematicamente rifiutato di effettuare il lavoro straordinario previsto dalla direttiva aziendale, con la quale era stato stabilito l’aumento dell’orario di lavoro per ragioni produttive, tale condotta, infatti, crea … Continua la lettura di Rifiuto di prestare lavoro straordinario e legittimità del licenziamento

È legittimo il licenziamento del lavoratore che invia messaggi minacciosi e diffamatori nei confronti della datrice di lavoro sul gruppo whatsapp dei dipendenti

Con sentenza n. 11344 del 2 maggio 2023, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al lavoratore che aveva, dapprima inviato su un gruppo whatsapp, composto dai dipendenti della società, dei messaggi minacciosi e diffamatori nei confronti della datrice di lavoro e si era poi recato in azienda in … Continua la lettura di È legittimo il licenziamento del lavoratore che invia messaggi minacciosi e diffamatori nei confronti della datrice di lavoro sul gruppo whatsapp dei dipendenti

Licenziamento per scarso rendimento

Con ordinanza 9453 del 6 aprile 2023, la Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento irrogato a un lavoratore per scarso rendimento evidenziando la netta sproporzione, sia in termini quantitativi che qualitativi, tra gli obiettivi fissati dai programmi di produzione per il lavoratore e quanto effettivamente realizzato nel periodo di riferimento, rispetto ai … Continua la lettura di Licenziamento per scarso rendimento

Omessa comunicazione della relazione sentimentale intrattenuta con una collega e violazione della policy aziendale: legittimo il licenziamento

Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 2589 del 14 marzo 2023, ha dichiarato legittimo il licenziamento per giusta causa, intimato ad un lavoratore, per aver intrattenuto una relazione sentimentale – celata all’interno della società- con una collega, addetta allo stesso settore di attività e per averla indotta a non riferire al datore di lavoro … Continua la lettura di Omessa comunicazione della relazione sentimentale intrattenuta con una collega e violazione della policy aziendale: legittimo il licenziamento

La disciplina sul whistleblowing tutela il dipendente che segnala illeciti altrui senza esimerlo da responsabilità qualora commetta un illecito disciplinare autonomo

Con ordinanza n. 9148 del 31 marzo 2023, la Corte di Cassazione ha affermato che l’art. 54 bis D.Lgs. n. 165 del 2001 sul c.d. “whistleblowing” garantisce protezione al lavoratore che segnala illeciti altrui, senza tuttavia esimerlo da responsabilità ove a sua volta commetta illeciti autonomi.Nel caso di specie la lavoratrice, dopo aver segnalato al … Continua la lettura di La disciplina sul whistleblowing tutela il dipendente che segnala illeciti altrui senza esimerlo da responsabilità qualora commetta un illecito disciplinare autonomo

Il mancato rispetto dell’orario di lavoro per pochi giorni, non costituisce giusta causa di licenziamento

Con sentenza n. 8737 del 28 marzo 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che il mancato rispetto dell’orario di lavoro da parte di un dipendente, riguardante un limitato arco temporale di pochi giorni, non costituisce giusta causa di licenziamento.I giudici di legittimità hanno cassato con rinvio la sentenza impugnata di secondo grado osservando che … Continua la lettura di Il mancato rispetto dell’orario di lavoro per pochi giorni, non costituisce giusta causa di licenziamento

La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica dell’ex collaboratore da parte dell’azienda

Con ordinanza dell’11 gennaio 2023, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha sanzionato un’azienda che, dopo l’interruzione del rapporto di collaborazione con una propria prestatrice d’opera, aveva mantenuto attivo il relativo “account” di posta elettronica, visionandone il contenuto e impostando un sistema di inoltro verso un dipendente della società.Il Garante ha, altresì, … Continua la lettura di La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica dell’ex collaboratore da parte dell’azienda

La dichiarazione di fallimento della società datrice non integra giusta causa di licenziamento, ma comporta la sospensione del rapporto di lavoro

Con sentenza n. 3351 del 3 febbraio 2023, la Corte di Cassazione ha statuito che, in seguito alla dichiarazione di fallimento di una Società, i rapporti di lavoro ancora in corso entrano in una fase di sospensione e, pertanto, la dichiarazione stessa ai sensi dell’art. 2119, secondo comma, c.c. non integra una giusta causa di … Continua la lettura di La dichiarazione di fallimento della società datrice non integra giusta causa di licenziamento, ma comporta la sospensione del rapporto di lavoro