La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2618 del 4 febbraio 2025, ha affermato la legittimità del licenziamento per giusta causa irrogato a un lavoratore che, durante il congedo parentale, aveva svolto attività lavorative in contrasto con le finalità per le quali era stato concesso.
La Suprema Corte ha affermato che la condotta del lavoratore, oltre a violare il dovere di fedeltà, ha assunto un particolare disvalore sociale in ragione dello scopo protettivo che caratterizza l’istituto del congedo parentale.