Archivi categoria: Giurisprudenza

Illegittimità del patto di prova in caso di pregressi rapporti di lavoro

Con sentenza n. 4635 del 9 marzo 2016, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittima l’apposizione della clausola contenente il patto di prova ed inserita in un contratto a tempo indeterminato, in quanto lo stesso dipendente aveva prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro per le medesime mansioni in forza di precedenti rapporti di … Continua la lettura di Illegittimità del patto di prova in caso di pregressi rapporti di lavoro

Il reato di distacco illecito dei lavoratori diventa illecito amministrativo

Con sentenza n. 10484 del 14 marzo 2016, la Terza Sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che, per effetto della depenalizzazione intervenuta con il D.Lgs. n. 8/2016, (entrato in vigore lo scorso 6 febbraio), il distacco illecito di personale, configuratosi come somministrazione illecita di manodopera per violazione delle disposizioni in materia di appalto e … Continua la lettura di Il reato di distacco illecito dei lavoratori diventa illecito amministrativo

Obblighi di sicurezza, correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4502 dell’8 marzo 2016, ha affermato che gli obblighi di sicurezza, correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto impongono al datore di lavoro, una volta informato della incompatibilità o seria difficoltà da parte di un proprio dipendente a svolgere il lavoro presso un determinato reparto aziendale, di adottare … Continua la lettura di Obblighi di sicurezza, correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto

Valutazione della proporzionalità tra l’infrazione e la sanzione disciplinare

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3416 del 22 febbraio 2016, ha affermato che, nella valutazione complessiva della proporzionalità tra l’infrazione e la sanzione disciplinare irrogata al lavoratore, rientra non solo l’illiceità in senso oggettivo della condotta, ma anche l’intensità o – come nella specie – la tenuità dell’elemento psicologico del lavoratore. In applicazione … Continua la lettura di Valutazione della proporzionalità tra l’infrazione e la sanzione disciplinare

Repechage: il lavoratore non ha onere di indicare l’esistenza di un posto di lavoro alternativo

In materia di illegittimo licenziamento per giustificato motivo oggettivo, spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova dell’impossibilità di repechage del lavoratore licenziato, in quanto requisito del giustificato motivo di licenziamento, con esclusione di un onere di allegazione al riguardo del secondo, essendo contraria agli ordinari principi processuali una divaricazione tra i due suddetti … Continua la lettura di Repechage: il lavoratore non ha onere di indicare l’esistenza di un posto di lavoro alternativo

Demansionamento nell’ambito di un nuovo sistema di classificazione del personale

In caso di nuovo assetto organizzativo disposto dall’imprenditore, comprensivo di un nuovo sistema di classificazione del personale definito con le organizzazioni sindacali con la previsione di nuove categorie o aree professionali, destinate ad accorpare mansioni comuni a più profili professionali, si pone una questione di violazione dell’art. 2103 c.c. (nella sua versione antecedente all’entrata in … Continua la lettura di Demansionamento nell’ambito di un nuovo sistema di classificazione del personale

Rapporto tra periodo di aspettativa e comporto

Con sentenza n. 3297 del 19 febbraio 2016, la Corte di Cassazione ha ribadito il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui “nel caso di concessione di un periodo di aspettativa, successivo a quello di malattia … il relativo periodo non può essere computato nell’arco temporale (previsto) dalla disciplina collettiva ma va considerato come periodo ‘neutro’, sicché … Continua la lettura di Rapporto tra periodo di aspettativa e comporto

Immediatezza della contestazione e licenziamento disciplinare

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 281 del 12 gennaio 2016, ha ribadito che il principio dell’immediatezza della contestazione disciplinare – che mira a garantire al lavoratore incolpato da una parte il diritto di difesa nella sua effettività e dall’altra il suo legittimo affidamento nell’ipotesi di ritardo – va inteso in senso relativo. Di … Continua la lettura di Immediatezza della contestazione e licenziamento disciplinare

Successione tra contratti collettivi e limiti delle modifiche “in pejus”

La Corte di Appello di Bari, con sentenza n. 2840 del 18 novembre 2015 ha ribadito che nell’ipotesi di successione tra contratti collettivi, le precedenti disposizioni possono essere modificate “in pejus”, anche mediante la modifica del sistema di calcolo della retribuzione, in senso sfavorevole al lavoratore. In assenza, però, di uno specifico mandato o di … Continua la lettura di Successione tra contratti collettivi e limiti delle modifiche “in pejus”