Archivi categoria: Giurisprudenza

Legittimo il ricorso da parte dei lavoratori ad azioni di autotutela collettiva diverse dallo sciopero

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9526 dell’11 aprile 2025, ha dichiarato la legittimità del ricorso da parte dei lavoratori ad azioni di autotutela collettiva diverse dallo sciopero. Nel caso specifico, il datore di lavoro aveva contestato la legittimità dell’azione di autotutela collettiva attuata dai lavoratori, i quali si erano rifiutati di seguire la turnazione oraria stabilita dall’accordo … Continua la lettura di Legittimo il ricorso da parte dei lavoratori ad azioni di autotutela collettiva diverse dallo sciopero

Obbligo di contribuzione piena anche in caso di accordo sulla riduzione dell’orario di lavoro

Con ordinanza n. 12974 del 14 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio per cui l’obbligo contributivo previdenziale non è suscettibile di modulazione in base alla riduzione dell’orario di lavoro concordata tra datore e lavoratore. Nel caso di specie, una Cooperativa aveva stipulato con i propri dipendenti accordi individuali di lavoro con … Continua la lettura di Obbligo di contribuzione piena anche in caso di accordo sulla riduzione dell’orario di lavoro

Il superminimo non si assorbe nel passaggio di livello se una clausola espressa lo limita ai soli aumenti dei minimi tabellari

La Corte di Cassazione con ordinanza del 5 maggio 2025 n. 11771, ha ribadito che il cd. superminimo individuale, di regola è soggetto al principio dell’assorbimento. Pertanto, in caso di riconoscimento al lavoratore della qualifica superiore esso è assorbito dai miglioramenti retributivi previsti per detta qualifica a meno che le parti abbiano convenuto diversamente o … Continua la lettura di Il superminimo non si assorbe nel passaggio di livello se una clausola espressa lo limita ai soli aumenti dei minimi tabellari

Il periodo di comporto può essere sospeso dalla richiesta di ferie con istanza espressa e tempestiva

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 15 aprile 2025 n. 9831, ha statuito che il lavoratore in malattia che presenti una richiesta espressa, specifica e tempestiva di ferie, ai sensi degli artt. 2109 e 2110 c.c., può chiedere di fruire delle ferie maturate e non godute per sospendere il decorso del periodo di comporto, … Continua la lettura di Il periodo di comporto può essere sospeso dalla richiesta di ferie con istanza espressa e tempestiva

Legittimo il licenziamento disciplinare comunicato via PEC all’avvocato del lavoratore

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7480 del 20 marzo 2025, ha dichiarato la legittimità del licenziamento disciplinare comunicato tramite posta elettronica certificata (PEC) al difensore del lavoratore, qualora quest’ultimo abbia eletto domicilio presso lo stesso durante il procedimento disciplinare. Nel caso di specie, il lavoratore aveva contestato la legittimità del licenziamento sostenendo non fosse … Continua la lettura di Legittimo il licenziamento disciplinare comunicato via PEC all’avvocato del lavoratore

Legittimo l’accordo di prossimità che deroghi alla disciplina del lavoro intermittente, anche sui limiti di età

La Corte di Cassazione con sentenza del 10 febbraio 2025 n. 3353, ha ribadito che l’accordo di prossimità stipulato ai sensi dell’art. 8 D.L. n. 138/2011, convertito in L. n. 148/2011, può derogare anche ai limiti soggettivi e quantitativi della disciplina sul lavoro intermittente, inclusi i limiti di età, purché siano rispettati i presupposti previsti … Continua la lettura di Legittimo l’accordo di prossimità che deroghi alla disciplina del lavoro intermittente, anche sui limiti di età

E’ legittimo il trasferimento di un dipendente che ha subito comportamento di straining e mobbing

Con la sentenza n. 581 del 10 febbraio 2025, il Tribunale di Milano ha ritenuto legittima la decisione dell’azienda di trasferire una lavoratrice a seguito di accuse, da lei mosse, nei confronti dei propri superiori in relazione a condotte pregiudizievoli per il proprio stato di salute. Nel caso in esame, la dipendente aveva convenuto in … Continua la lettura di E’ legittimo il trasferimento di un dipendente che ha subito comportamento di straining e mobbing

L’ingerenza dell’appaltante nelle modalità di gestione del personale non è sufficiente per configurare l’illiceità dell’appalto

La Corte d’Appello di Napoli, con sentenza n. 969 del 17 marzo 2025, ha statuito, in tema di appalto di servizi e in particolare per quelli endoaziendali, che, al fine di distinguere l’appalto genuino dalla somministrazione illecita di manodopera, non è sufficiente rilevare un’ingerenza dell’appaltante nelle modalità di gestione del personale, ma è necessario valutare … Continua la lettura di L’ingerenza dell’appaltante nelle modalità di gestione del personale non è sufficiente per configurare l’illiceità dell’appalto

Illegittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che scambia messaggi offensivi verso una cliente

Con sentenza n. 5334 del 28 febbraio 2025, la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato per giusta causa a una lavoratrice per aver condiviso, in una chat privata di un gruppo whatsapp con alcuni colleghi, un video dal contenuto denigratorio nei confronti di una cliente, in quanto da considerarsi come corrispondenza privata … Continua la lettura di Illegittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che scambia messaggi offensivi verso una cliente

È nullo il licenziamento per superamento del periodo di comporto se il datore di lavoro tollera le assenze e ingenera un legittimo affidamento nel lavoratore

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6874 del 14 marzo 2025, ha ribadito la nullità del licenziamento per superamento del periodo di comporto qualora il comportamento del datore di lavoro abbia generato nel lavoratore un legittimo affidamento sulla continuazione del rapporto. Nel caso di specie, il licenziamento è stato dichiarato nullo, poiché il protrarsi … Continua la lettura di È nullo il licenziamento per superamento del periodo di comporto se il datore di lavoro tollera le assenze e ingenera un legittimo affidamento nel lavoratore