Archivi categoria: Giurisprudenza

Conguaglio tra contributi dovuti e anticipazioni effettuate dal datore di lavoro

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1432 del 21 gennaio 2025, ha statuito che non è idonea ad impedire la decadenza semestrale prevista dall’art. 7, comma 3, D.Lgs. n. 148/2015, per il conguaglio tra contributi dovuti e anticipazioni effettuate dal datore di lavoro a titolo di integrazione salariale, la semplice richiesta di conguaglio essendo … Continua la lettura di Conguaglio tra contributi dovuti e anticipazioni effettuate dal datore di lavoro

“Smartworking” per i lavoratori disabili: Obbligo di adottare accomodamenti ragionevoli

Con sentenza n. 605 del 10 gennaio 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che i lavoratori disabili hanno diritto allo “smartworking” anche in assenza di un accordo individuale con il datore di lavoro. Nel caso di specie, un dipendente di una azienda, affetto da gravi deficit visivi, aveva richiesto di svolgere la prestazione lavorativa … Continua la lettura di “Smartworking” per i lavoratori disabili: Obbligo di adottare accomodamenti ragionevoli

Esclusione dell’indennità di mensa dal computo del TFR

Con ordinanza n. 31719 del 10 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità di mensa non rientra tra le voci utili al calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR). Secondo i Giudici di legittimità, né il valore del servizio mensa né l’importo della prestazione sostitutiva erogata ai lavoratori che non usufruiscono della … Continua la lettura di Esclusione dell’indennità di mensa dal computo del TFR

È illegittimo il contratto di appalto contenente una clausola con cui il committente obbliga l’appaltatore a sostituire il proprio personale ritenuto inidoneo

Il Tribunale di Catanzaro con sentenza n. 1028 del 10 dicembre 2024, ha affermato che non sussistono gli elementi tipici dell’appalto genuino nel caso in cui l’impresa appaltatrice sia “priva di sostanziale autonomia organizzativa”, ove il committente eserciti il potere direttivo-organizzativo dei dipendenti e del lavoro. Il Giudice di Catanzaro ha quindi dichiarato illegittima la … Continua la lettura di È illegittimo il contratto di appalto contenente una clausola con cui il committente obbliga l’appaltatore a sostituire il proprio personale ritenuto inidoneo

Il contratto di appalto nel settore dei trasporti e la natura retributiva dell’indennità di cassa e di trasferta

Con sentenza n. 998 del 18 novembre 2024, la Corte d’Appello di Milano ha accertato la sussistenza di un contratto di appalto di servizi di trasporto e non di singoli contratti di trasporto reiterati tra le parti in presenza di modalità durature e continuative della prestazione e non di prestazioni sporadiche e isolate. La Corte, … Continua la lettura di Il contratto di appalto nel settore dei trasporti e la natura retributiva dell’indennità di cassa e di trasferta

Illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore se le dichiarazioni rilasciate ad un giornale rappresentano legittimo esercizio del diritto di critica

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 30087 del 21 novembre 2024, ha statuito l’illegittimità del licenziamento per giusta causa irrogato al lavoratore di una Società calcistica, per aver rilasciato dichiarazioni in contrasto con l’amministratore delegato della società. Nel caso di specie, la Corte d’Appello, dopo aver esaminato la comunicazione con cui la società aveva … Continua la lettura di Illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore se le dichiarazioni rilasciate ad un giornale rappresentano legittimo esercizio del diritto di critica

Illegittimità del licenziamento per giusta causa per offese tramite social network

Con ordinanza n. 30558 del 27 novembre 2024, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa comminato ad una dipendente  che  aveva pubblicato un “post” pubblico su facebook, offendendo gravemente la coniuge di un proprio collega, in quanto la condotta della lavoratrice, seppur punita in sede penale come reato di diffamazione … Continua la lettura di Illegittimità del licenziamento per giusta causa per offese tramite social network

È illegittimo il licenziamento del lavoratore che condivide su Facebook un post non riferibile all’attuale datore di lavoro

Con ordinanza n. 28828 del 8 novembre 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che è illegittimo il licenziamento del lavoratore se il post pubblicato su Facebook non è riferibile all’attuale datore di lavoro, nello specifico contenente un invito a vedere una fiction su una bambina deceduta dopo aver vissuto vicino a un impianto siderurgico.Nel … Continua la lettura di È illegittimo il licenziamento del lavoratore che condivide su Facebook un post non riferibile all’attuale datore di lavoro

I lavoratori somministrati hanno diritto a una retribuzione almeno pari a quella che avrebbero percepito se fossero stati assunti direttamente dall’impresa utilizzatrice

Con sentenza del 24 ottobre 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella causa C-441/23 ha stabilito che la normativa europea contenuta nella Direttiva 2008/104 è da applicarsi a qualsiasi persona fisica o giuridica che stipuli un contratto di lavoro con un lavoratore tramite agenzia interinale, riconoscendogli una retribuzione pari almeno a quella che avrebbe … Continua la lettura di I lavoratori somministrati hanno diritto a una retribuzione almeno pari a quella che avrebbero percepito se fossero stati assunti direttamente dall’impresa utilizzatrice

Nelle società di capitali, anche in presenza di deleghe formali, l’intero C.d.A. resta responsabile per eventuali carenze organizzative gravi che possano mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori

La Corte di Cassazione IV^ Sezione Penale, con sentenza n. 40682 del 6 novembre 2024, ha accertato la responsabilità di un Consiglio di Amministrazione di una Società pur in presenza di apposita delega gestoria, per il decesso di un lavoratore ascrivibile a plurimi profili di violazione della normativa a tutela della salute e sicurezza sui … Continua la lettura di Nelle società di capitali, anche in presenza di deleghe formali, l’intero C.d.A. resta responsabile per eventuali carenze organizzative gravi che possano mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori