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Obbligatorio il c.d. “Green Pass” per accedere alle mense aziendali: la posizione di Confindustria

Con nota del 18 agosto 2021, la Confindustria, ripercorrendo gli aspetti normativi legati all’obbligo del c.d. “Green Pass” per accedere ai servizi di ristorazione, ha diffuso un aggiornamento sulla questione dell’obbligo da parte dei dipendenti di esibizione del suddetto certificato vaccinale per accedere alla mensa aziendale, già oggetto di FAQ del Governo resa in data 14 agosto 2021.
In particolare, la Confindustria ha ricordato che la certificazione verde è stata introdotta dal D.L. n. 52/2021 per una serie di attività, tra cui “l’accesso ai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, di cui all’articolo 4, al chiuso” (cfr. art. 3 del D.L. n. 52/2021).
Tuttavia, la suddetta disposizione ha fatto sorgere alcuni dubbi in merito alla sua applicabilità anche alle mense aziendali ed infatti il Governo, fornendo un’interpretazione autentica dell’art. 3 del D.L. n. 52/2021, con FAQ del 14 agosto scorso ha stabilito che “per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021”.
La Confindustria ha chiarito che, affinchè possa parlarsi di “mensa aziendale” o di “locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti”, è necessaria la presenza di un servizio di ristorazione e di un gestore titolato al controllo.
Pertanto, la semplice presenza di un refettorio (adibito al consumo di pasti non somministrati dal datore di lavoro, né direttamente né tramite servizio di mensa) non giustificherebbe l’obbligo di essere in possesso della certificazione verde anche se la medesima Confindustria ricorda che il Protocollo prevede regole rigide per quanto riguarda la compresenza negli spazi comuni, imponendo comunque sempre l’uso della mascherina e ponendo, di fatto, in dubbio la percorribilità pratica di una soluzione siffatta.
Inoltre, la Confindustria ha ricordato che “il sistema Green Pass” non pone criticità rispetto alla tutela della riservatezza dei dati personali poiché l’obbligo di esibizione del c.d. “Green Pass” intercorre tra lavoratore e gestore della mensa (titolare dell’attività di controllo) restando, il datore di lavoro, un soggetto terzo estraneo alla conoscenza del possesso di un green pass valido.
Per completezza, infine, stante il rilievo ricoperto dalle FAQ governative nella vicenda COVID, la Confindustria rammenta che il Consiglio di Stato, da ultimo (sent. n. 1275 del 20 luglio 2021) ha affermato che “la FAQ rappresenta una indicazione della pubblica amministrazione in chiave di trasparenza, chiarezza e tutela del legittimo affidamento del privato; per cui, unitamente alla previsione di legge oggetto del chiarimento (per il caso dei servizi di ristorazione, l’art. 9-bis, lett. a), DL 52/2021 come introdotto dall’art. 3 del DL 105/2021), la FAQ fornisce indicazioni circa l’interpretazione autentica e l’applicazione corretta della norma cui si riferisce. Nel caso in esame, essa assume, dunque, una valenza decisiva che si aggiunge a quanto previsto dai Protocolli aziendali”.
Per leggere la Nota (clicca qui) [1]