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La sentenza di accertamento della nullità del termine apposto al contratto di lavoro ha natura dichiarativa

Con sentenza n. 8385 del 26 marzo 2019, la Corte di Cassazione ha affermato che la sentenza che accerta la nullità del termine apposto al contratto di lavoro e dispone la ricostituzione del rapporto illegittimamente interrotto (con la riammissione in servizio del lavoratore) ha natura dichiarativa e non costituiva. Pertanto, la conversione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato opera con effetto ex tunc dalla illegittima stipulazione del contratto a termine.
La Suprema Corte ha altresì stabilito che l’indennità dovuta in caso di conversione ex art. 32, c. 5, L. n. 183/2010 (sostituito dall’art. 28, c. 2, D. lgs. 81/2015) ristora interamente il pregiudizio subito dal lavoratore, comprese le conseguenze retributive e contributive relative al periodo intercorso tra la scadenza del termine e la pronuncia con la quale il giudice ha ordinato la ricostituzione del rapporto di lavoro.